Gay & Bisex
La mia prima volta


18.09.2020 |
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"Ora pompava con più foga riempiendomi di piacere e il culo era ormai una fica, il ragazzone usciva completamente l'uccello e lo rimetteva dentro con un colpo solo..."
Sono felicemente sposato con una vita sessuale molto soddisfacente, le donne mi sono sempre piaciute ed ora, nonostante non sia più giovanissimo, ogni tanto mi prende una irresistibile voglia di provare il proibito. Il pensiero di giocare con un cazzo è molto ricorrente. Persuasi mia moglie ad introdurre nei nostri giochi erotici lo strap-on e dopo i primi tentativi aveva imparato ad usarlo benissimo, tanto da aumentare il mio desiderio di provarne uno vero. Aprii un profilo su A69 e cominciai a scorrere gli annunci e dopo molti tentativi andati a vuoto trovai Franco (nome di fantasia) un giovanotto con un gran cazzo. Quello che mi stupì non era la ricerca di un bell'uomo ma quella di un cazzo ben fatto, poi se era attaccato ad un tipo cicciotto, magro, brutto a me non interessava. Cominciammo a chattare e finalmente arrivammo alla fase conoscitiva e fissammo un appuntamento per un caffè. A data ed ora stabilita arrivo puntuale all'appuntamento, i soliti convenevoli il caffè due chiacchiere e mi dice: hai tempo? Io abito qui vicino, ti va di salire da me? Finalmente si stava concretizzando quello che da qualche tempo sognavo. Accettai di salire e con lui davanti a fare strada arrivammo nel suo appartamento. Mi batteva forte il cuore ed ero come in trance, cominciai ad accarezzargli il cazzo da sopra i jeans e già lo sentivo grande, seppure ancora molle. Si sbottonò e si abbassò i pantaloni fin sotto le ginocchia poi fu la volta delle mutande, aveva un'uccello bellissimo, proprio quello che avevo sempre sognato. Mi chinai col viso su quel ben di Dio e mi confortò l'odore di bagnoschiuma che emanava. Alzai gli occhi e gli dissi che era la prima volta e se per lui andava bene si faceva a modo mio, io avrei condotto le danze e lui acconsenti.Con due dita gli abbassai la pelle mettendo allo scoperto la cappela che immediatamente sparì tra le mie labbra, lo sentivo crescere dentro la mia bocca, le mie labbra scorrevano su e giù quell'asta mentre la mia lingua lavorava la cappella (è quello che ho sempre apprezzato dalle mie partner). Notai che stranamente non ebbi un'erezione, ma questo non limitava la mia voglia. Sospendendo il pompino mi spogliai, togliendo completamente pantaloni e slip e nel frattempo lui aveva fatto altrettanto. Lo invitai a sdraiarsi sul letto e io di fianco a lui ripresi a spompinarlo. Mentre il pompino andava avanti lui cominciò a lubrificarmi l'ano infilandomi un dito e sditalinandomi. Presto le dita furono due poi tre, ero quasi pronto, mi misi a pecorina e lui mi venne dietro, sentivo il caldo uccello tra le natiche, si stava muovendo su e giù ed io innalzavo il bacino invitandolo ad entrare e pensando che avrebbe avuto bisogno di un aiuto, cercai l'uccello e indirizzai la cappella verso il buco dell'ano. Ora sentivo la calda cappella pulsante proprio sul buco, cominciò a penetrarmi con cautela, sentii che la cappella era entrata, lui la ritrasse un pochino per poi affondare di nuovo un pochino di più, poi ritrasse di nuovo e rispinse ancora e fece cosi fino a che non entrò tutto. Sentivo il suo bacino sulle mie natiche pelose, le pulsazioni delle vene del suo cazzone e molto abilmente, attese che i miei muscoli anali si abituassero a quel meraviglioso intruso. In quel minuto che sembrava un'eternità, nei miei pensieri si avvicendavano tutti i rapporti anali avuti con le mie molte partner pensando a quale grande piacere provassero. Venni distolto dai ricordi solo quando cominciò a pompare, dapprima con movimenti lentissimi, ritraendosi quasi completamente per poi trafiggermi piacevolmente sempre molto lentamente. Ad ogni corsa il buco del culo diventava sempre più accondiscendente ed i muscoli anali erano completamente rilassati ed io ero concentrato a cogliere tutto il piacere che mi stava procurando. Ora pompava con più foga riempiendomi di piacere e il culo era ormai una fica, il ragazzone usciva completamente l'uccello e lo rimetteva dentro con un colpo solo ... mi piaceva questa pratica. Dopo qualche minuto smise il suo giochetto e ricominciò a pompare senza pietà, il ritmo delle pompate aumentava sempre più e capii, anche dal suo ansimare, che era quasi sul punto di sborrare. Sentii la sua cappella ingrandirsi e pulsare, infine entrò violentemente fino alla base dell'uccello strappandomi un gemito e mi riempii di calda sborra, pompava e sborrava. Si accasciò su di me ansimante, sentivo l'uccello dentro di me afflosciarsi, dopo qualche istante lo estrasse e lo accolsi tra le mie labbra per ripulirlo. Finalmente ho potuto godere di un cazzo vero, un piacere immenso che non avrei mai pensato di poter provare. Fatto sta che io, nonostante tutto non ebbi nessuna erezione e neanche venni, questo mi fece pensare alle tante inculate con lo strap-on con mia moglie dove accadeva l'esatto contrario ... quesito che ancor oggi non ha una plausibile risposta. Facemmo una doccia per rinfrescarci, insaponandoci a vicenda e il cazzone di Franco cominciò a riprendere vigore, mi inginocchiai nel capiente piatto doccia e lo avvolsi tra le labbra, leccando tutta l'asta e le sue palle ancora gonfie, riprendendo a pomparlo per interminabili minuti fino a farlo sborrare nuovamente. Ci ricomponemmo e salutai Franco, ringraziandolo del piacere che mi aveva fatto provare e ripresi la via di casa. Posso giurarvi che mai in vita mia avevo goduto cosi tanto, mai ... e quella è stata comunque la prima di una discreta serie di inculate alternate ad altrettante scopate con donne che riesco a sedurre. Nella speranza che vi sia piaciuto … rimango in attesa dei vostri graditi commenti. Ciao..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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